Il quasi-quattrenne ha perso il “quasi” da un paio di settimane. E a quanto pare il nostro “sei diventato grande” è stato davvero convincente, tanto che ieri sera, poco prima di chiudere gli occhi mi ha chiesto: “Domani vado in prima?”. La cocente delusione era palpabile anche stamattina in macchina, mentre immersi nel traffico faceva tutti i conti per capire quando sarebbe stato abbastanza grande da fare i compiti anche lui. D’altronde, ha già imparato la tabellina dell’1 e la ripete con orgoglio a tutti:
“Uno per uno, uno. Uno per due, due. Uno per sette, sette. Uno per venti, venti. Uno per tredici, tredici…”
Questa fretta di crescere, la capisco. L’ho sentita bruciare dentro per i primi 20 anni della mia vita. E un po’ invidio il settenne, che invece non ne ha nessuna voglia e lo dichiara apertamente, immerso com’è nella spensieratezza della sua infanzia.
Come sempre li guardo e vedo due universi. Due, distinti e sconfinati.
- 500g di albicocche fresche
- 3-4 cucchiai di acqua
- 3 uova
- 150g di zucchero semolato
- 100g di amaretti sbbriciolati
- 100g di burro
- 350g di farina
- 1 bustina di lievito vanigliato
- Lavate le albicocche, privatele del nocciolo, tagliatele a cubetti e versatele in una padella con 3-4 cucchiai d’acqua e 3-4 cucchiai di zucchero. Fatele cuocere a fiamma viva per alcuni minuti, finchè non cominceranno a caramellare. Spegnete il fuoco.
- Montate le uova con il rimanente zucchero, finchè il composto non risulti chiaro e spumoso, aggiungete gli amaretti, il burro ammorbidito a temperatura ambiente e la farina setacciata con il lievito vanigliato.Per ultime unite le albicocche.
- Versate il composto nella pentola fornetto precedentemente imburrata e infarinata.
- Chiudete la pentola fornetto e disponetela sul fornello più piccolo a fiamma bassissima con lo spargifiamma. Dovrà cuocere per poco più di un’ora.
- Evitate di alzare il coperchio durante la cottura, utilizzate piuttosto uno stecco da spiedino che infilerete attraverso i fori del coperchio per effettuare l prova stecchino.
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