Le castagne… Ricordo quando da bambina infilavo la mano nel canovaccio
caldo e bagnato per prenderne una appena arrostita da sbucciare. Che
pazienza ci vuole, pensavo, prima di poter mangiare una castagna! Eppure
ne valeva la pena ed ero sempre entusiasta quando arrivava il tempo
delle castagne.
caldo e bagnato per prenderne una appena arrostita da sbucciare. Che
pazienza ci vuole, pensavo, prima di poter mangiare una castagna! Eppure
ne valeva la pena ed ero sempre entusiasta quando arrivava il tempo
delle castagne.
Non mi reputo tuttavia una persona molto paziente perciò
ammetto di aver spezzato la tradizione: non ho in casa una di quelle
padelle bucate per arrostire le castagne e non è nemmeno un acquisto che
contemplo per il futuro. Eppure quest’anno il quasi-cinquenne ha
scoperto una reale passione per questo frutto autunnale. Galeotta fu la
sagra della castagna a Rocca di Papa, credo. Potrebbe passare ore a
sbucciare castagne e siccome preferisco vederlo sbucciare un frutto che
scartare una caramella, non vedo controindicazioni ad assecondare la sua
nuova passione. Mi sembra di rivedermi bambina: stesso entusiasmo e
stessa caparbietà con quelle pellicine che rimangono incollate al
frutto.
ammetto di aver spezzato la tradizione: non ho in casa una di quelle
padelle bucate per arrostire le castagne e non è nemmeno un acquisto che
contemplo per il futuro. Eppure quest’anno il quasi-cinquenne ha
scoperto una reale passione per questo frutto autunnale. Galeotta fu la
sagra della castagna a Rocca di Papa, credo. Potrebbe passare ore a
sbucciare castagne e siccome preferisco vederlo sbucciare un frutto che
scartare una caramella, non vedo controindicazioni ad assecondare la sua
nuova passione. Mi sembra di rivedermi bambina: stesso entusiasmo e
stessa caparbietà con quelle pellicine che rimangono incollate al
frutto.
Fatto sta che con somma gioia del quasi-cinquenne la mia
vicina mi ha portato delle castagne da Castel del Piano. Ho deciso di
cuocerne una parte in forno e con il resto mi sono inventata un dolce!
vicina mi ha portato delle castagne da Castel del Piano. Ho deciso di
cuocerne una parte in forno e con il resto mi sono inventata un dolce!
Per
farle al forno le ho incise, immerse per mezz’ora in acqua fredda e
messe in forno per tre quarti d’ora a 180° sul ripiano più basso… mentre sul
ripiano centrale cuocevo il polpettone… mi sembra saggio ottimizzare
quando si può! 🙂
farle al forno le ho incise, immerse per mezz’ora in acqua fredda e
messe in forno per tre quarti d’ora a 180° sul ripiano più basso… mentre sul
ripiano centrale cuocevo il polpettone… mi sembra saggio ottimizzare
quando si può! 🙂
Per la torta invece, avevo, a dire il vero, una
gran voglia di fare una torta di mele, così ho provato ad abbinarle
alle castagne: un connubio di sapori che vi raccomando!
gran voglia di fare una torta di mele, così ho provato ad abbinarle
alle castagne: un connubio di sapori che vi raccomando!
Ingredienti
150g cassonade belga (che ho scoperto essere diversa da quella francese, grazie a questo post di Cavoletto di Bruxelles)
200g farina di kamut
50g farina di mandorle
200g castagne
2 mele
2 uova
1 limone
1 cucchiaino di bicarbonato
90ml olio di riso
Cannella q.b.
Premetto
che ho usato la cassonade per il semplice fatto che avevo terminato lo
zucchero di canna. Mi sembrava una valida alternativa perché
tradizionalmente la cassonade si usa per fare le mele al forno.
che ho usato la cassonade per il semplice fatto che avevo terminato lo
zucchero di canna. Mi sembrava una valida alternativa perché
tradizionalmente la cassonade si usa per fare le mele al forno.
Ecco
come procedere. Per prima cosa ho inciso le castagne e le ho fatte
bollire per circa 30 minuti. A questo punto le ho sbucciate, facendo
ricorso a tutta la mia pazienza e chiedendomi a più riprese chi me
l’avesse fatto fare! Le castagne bollite non vanno scolate, ma lasciate
nell’acqua calda per agevolare la rimozione della buccia e della
pellicina.
come procedere. Per prima cosa ho inciso le castagne e le ho fatte
bollire per circa 30 minuti. A questo punto le ho sbucciate, facendo
ricorso a tutta la mia pazienza e chiedendomi a più riprese chi me
l’avesse fatto fare! Le castagne bollite non vanno scolate, ma lasciate
nell’acqua calda per agevolare la rimozione della buccia e della
pellicina.
Ultimata questa amena operazione, ho tagliato le castagne a
tocchetti. A parte, ho sbucciato le mele, le ho tagliate a spicchi
sottili e le ho messe in una ciotola con il succo di un limone.
tocchetti. A parte, ho sbucciato le mele, le ho tagliate a spicchi
sottili e le ho messe in una ciotola con il succo di un limone.
In
una terrina ho montato le uova con la cassonade, vi ho aggiunto la
farina di mandorle, quella di kamut mischiata con il bicarbonato e
l’olio. A questo impasto ho aggiunto le castagne e circa 1/3 delle mele
tagliate a pezzetti. Ho versato il tutto in una tortiera del diametro di
24 cm e ho disposto i restanti spicchi di mela a raggiera.
una terrina ho montato le uova con la cassonade, vi ho aggiunto la
farina di mandorle, quella di kamut mischiata con il bicarbonato e
l’olio. A questo impasto ho aggiunto le castagne e circa 1/3 delle mele
tagliate a pezzetti. Ho versato il tutto in una tortiera del diametro di
24 cm e ho disposto i restanti spicchi di mela a raggiera.
Una
spolverata di zucchero, una spolverata di cannella e poi dritta in
forno preriscaldato a 180° per 40-45 minuti. Bella, sana, buona e… come
sempre spazzolata in tempi record!
spolverata di zucchero, una spolverata di cannella e poi dritta in
forno preriscaldato a 180° per 40-45 minuti. Bella, sana, buona e… come
sempre spazzolata in tempi record!
Susanna dice
Questa torta deve essere ottima!
Non ho mai usato la farina di kamut…..corrisponde alla farina di grano duro? Quanto all'olio di riso, dove lo trovi e che differenza c'è con l'extra vergine?
Ogni tuo post mi regala nuove chicche culinarie! 🙂
SugarNess dice
Ciao cara! L'olio di riso si trova al supermercato, è più costoso di un olio evo di media qualità però ha il vantaggio di essere praticamente insapore e quindi si presta di più per i dolci (mi è capitato di provare l'olio di semi, ma non mi piace per niente). La farina di kamut, deriva dal grano khorasan, è di origine biologica ed è più ricca di sali minerali e di vitamine rispetto alla comune farina di grano duro. Si può usare serenamente in sostituzione della farina di grano duro. A me piace usarla di tanto in tanto, giusto per cambiare! Trovo infatti che doni una consistenza diversa ai dolci. Fammi sapere se la provi! 🙂