Dire che l’arrivo di un figlio ti cambia la vita è di una banalità
disarmante, ma è proprio così.
disarmante, ma è proprio così.
Puoi scordarti le abitudini di tutta una
vita, la tranquillità di una chiacchierata senza pensare alle lancette
dell’orologio, lo shopping sfrenato e totalmente autoreferenziale, la
tendenza a considerare la casa semplicemente come il posto dove dormire
la notte… Sono solo alcuni degli aspetti che un pupo elimina dal tuo
quotidiano con un colpo di spugna… E a te, neo-mamma spaesata
rimangono ben poche opzioni: soccombi al cambiamento rimpiangendo la tua
ex-vita, soccombi al cambiamento e aspetti che vengano tempi migliori,
soccombi al cambiamento e reinventi il tuo (poco) tempo libero.
vita, la tranquillità di una chiacchierata senza pensare alle lancette
dell’orologio, lo shopping sfrenato e totalmente autoreferenziale, la
tendenza a considerare la casa semplicemente come il posto dove dormire
la notte… Sono solo alcuni degli aspetti che un pupo elimina dal tuo
quotidiano con un colpo di spugna… E a te, neo-mamma spaesata
rimangono ben poche opzioni: soccombi al cambiamento rimpiangendo la tua
ex-vita, soccombi al cambiamento e aspetti che vengano tempi migliori,
soccombi al cambiamento e reinventi il tuo (poco) tempo libero.
Ovviamente, dopo i primi 18 mesi di totale disorientamento, ho messo in pratica la terza opzione!
Durante
un piovosissimo inverno, mi sono trovata a dovermi ingegnare per
colmare lunghe domeniche a tu per tu con il marmocchio numero uno ed è
così che dopo colori a dita, pasta di sale e acquarelli un bel giorno mi
sono detta… E se facessimo il pane in casa?
un piovosissimo inverno, mi sono trovata a dovermi ingegnare per
colmare lunghe domeniche a tu per tu con il marmocchio numero uno ed è
così che dopo colori a dita, pasta di sale e acquarelli un bel giorno mi
sono detta… E se facessimo il pane in casa?
Un po’ d’impasto a me, un po’ al mio duenne e via! Le nostre prime pagnotte stavano
lievitando. Ho scoperto così la possibilità di creare con pochi semplici
gesti dei momenti di gioco e divertimento con il mio bimbo, arricchiti
dalla soddisfazione di toccare poi con mano i frutti del tempo speso
insieme… E dell’attesa vissuta insieme… Vogliamo parlarne? Ora… non voglio fare la pedagogista dei poveri, ma penso che sia un’esperienza con risvolti positivi, considerando che un bambino piccolo tendenzialmente vuole tutto e subito! Sta a noi educarlo alla pazienza e a scoprire che l’attesa è parte stessa del piacere.
lievitando. Ho scoperto così la possibilità di creare con pochi semplici
gesti dei momenti di gioco e divertimento con il mio bimbo, arricchiti
dalla soddisfazione di toccare poi con mano i frutti del tempo speso
insieme… E dell’attesa vissuta insieme… Vogliamo parlarne? Ora… non voglio fare la pedagogista dei poveri, ma penso che sia un’esperienza con risvolti positivi, considerando che un bambino piccolo tendenzialmente vuole tutto e subito! Sta a noi educarlo alla pazienza e a scoprire che l’attesa è parte stessa del piacere.
Insomma,
il pane fatto in casa mi ha aperto gli occhi su un universo! Nel giro di
pochi mesi ne ho sperimentato diverse ricette, acquisendo di volta in volta maggiore consapevoleza dell’importanza dei singoli passaggi. Ed apprezzandoli. Certo, per il pane fatto in casa bisogna avere tempo, ogni fase della lavorazione è seguita da tempi di riposo… Una volta ho letto che l’ingrediente indispensabile per un pane ben riuscito è l’amore. Ed è vero. Ho imparato sulla mia pelle che se metti fretta al pane sarà un insuccesso, ma se rispetti i suoi tempi, ti sorprenderà con la sua consistenza e la sua fragranza. L’amore non è forse rispetto?
il pane fatto in casa mi ha aperto gli occhi su un universo! Nel giro di
pochi mesi ne ho sperimentato diverse ricette, acquisendo di volta in volta maggiore consapevoleza dell’importanza dei singoli passaggi. Ed apprezzandoli. Certo, per il pane fatto in casa bisogna avere tempo, ogni fase della lavorazione è seguita da tempi di riposo… Una volta ho letto che l’ingrediente indispensabile per un pane ben riuscito è l’amore. Ed è vero. Ho imparato sulla mia pelle che se metti fretta al pane sarà un insuccesso, ma se rispetti i suoi tempi, ti sorprenderà con la sua consistenza e la sua fragranza. L’amore non è forse rispetto?
Per oggi vi lascio la ricetta dei panini francesi al latte, che sono i nostri preferiti! 🙂
Ingredienti per una decina di paninetti:
400g di farina manitoba
1 cucchiaino e mezzo di sale
1 cucchiaino di zucchero
15g di lievito fresco
120 ml di latte tiepido
175 ml di acqua tiepida
Prima fase:
Setaciare farina e sale in una grande terrina e aggiungere lo zucchero. Formare un buco al centro. Mescolare il lievito nel latte finchè non si scioglie e versarlo al centro della farina. Cospargere con un po’ di farina presa ai bordi e lasciar riposare per una ventina di minuti, quando il composto dovrebbe iniziare fare delle bolle.
Seconda fase:
Aggiungere l’acqua e iniziare a lavorare l’impasto. Roversciarlo su una superficie da lavoro e impastare per una decina di minuti. Quando l’impasto è uniforme ed elastico, formare una palla e metterla all’interno di una terrina che andrete a coprire con un panno umido o con una pellicola trasparente leggermente oliata. Lasciate lievitare a temperatura ambiente per un’ora e mezza, l’impasto dovrebbe raddoppiare di volume.
Terza fase:
Rovesciare l’impasto su una superficie infarinata, coprire e lasciar riposare 5 minuti, in seguito suddividere l’impasto in 10 e formare delle palline che andrete a riporre ben distanziate le une dalle altre su una piastra coperta di carta da forno. Coprire le palline con della pellicola trasparente per almeno 30 minuti, quando saranno raddoppiate di volume.
Quarta fase:
Preriscaldare il forno a 220°C e cuocere i panini per 15 minuti, con un tegame pieno d’acqua posto in fondo al forno.
Quinta fase:
Rimirate con soddisfazione i vostri gustosissimi panini e metteteli in tavola! 🙂
Questi paninetti sono perfetti per le feste di compleanno (farciti come più vi piace). Se i bambini sono piccoli, generalmente mangiano poco alle feste, perciò potete anche ricavare palline più piccole quando siete alla fase 3… saranno più attraenti per i vostri piccoli ospiti! Potete anche decorarli spennellandoli con del latte tiepido e cospargendoli di semi di papavero e/o di sesamo. Operazione da effettuare al termine della fase 3!
Panini francesi al latte |
L’ultimo consiglio prima di lasciarvi… personalmente… non c’è sacchetto di tela che tenga: che esca dal panificio o sia fatto in casa… il giorno dopo il pane non è più lo stesso. Perciò appena si raffredda, io tengo fuori il pane che consumerò in giornata ed il resto lo conservo in freezer, in un saccetto chiuso ermeticamente, scongelando al microonde il pane che mi serve di volta in volta.
serena dice
Destabilizzante: io definirei così l'arrivo di un pargolo .. poter fare due chiacchiere con un'amica senza l'ansia da "time out",credo di esserci arrivata adesso, cioè dopo quasi 3 anni .. e capisco benissimo l'idea dell'impiegare il tempo facendo qualcosa di creativo, che li faccia star buoni senza dover usare l'appiattimento della tv!! Io col pane sono un pò negata, in realtà, lo vedo come una cosa lontana anni luce da me e quindi non mi sono mai cimentata. Però mai dire mai .. anche perchè l'idea dei paninetti è carina e poi – come suggerivi tu – sono perfetti per i compleanni dei piccini .. ovviamente sostituirò il latte e spero di provarli presto! buona giornata! 🙂
SugarNess dice
Eh sì… diciamo che per ora non sono stata molto utile per la tua "causa"! Ho in mente un paio di ricette senza latticini, che pian piano proporrò! 🙂 Comunque, puoi sostituire il latte con 2 cucchiai di olio extravergine di oliva e aggiustare la quantità d'acqua in base alla consistenza dell'impasto che deve diventare liscio, elastico e non si deve appiccicare mentre lo lavori. Baci! 🙂