si sperimenta anche il salato, sebbene se ne parli poco.
Dovete
sapere che per molti anni i taralli sono stati nel mio immaginario dei
prodotti da forno un po’ troppo secchi e non particolarmente
gradevoli… Ne conoscevo solo la versione confezionata da supermercato e
mi chiedevo il perché di tanto fiato sprecato per il tarallo.
avvenne, inaspettata, l’illuminazione!
frequentavo l’università condividevo l’appartamento con (in ordine geo-alfabetico): una ligure, una
lombarda, una toscana e lei, una pugliese… Inutile descrivere il
tripudio derivante da questa convivenza per le mie papille gustative!!!
Insomma, un bel giorno, il nostro raggio di sole pugliese ci riporta
direttamente dalla ridente Palo del Colle dei taralli. di-vi-ni!
Nulla a che vedere con gli orrori assaggiati fino a quel momento!
Dorati, croccanti, saporiti… Che bontà! E quanti momenti, quante
confidenze, quante risate sono state accompagnate da questi taralli
negli anni! Mi sembra ancora di vederci, sul nostro orrendo divano color
ocra aranciato, chi con un libro, chi con “il potere”(ovvero il
telecomando)… chi con chitarra e canzoniere… ed il sacchetto
di taralli che passava di mano in mano.
Tuttora, sebbene più
raramente capita che ci rivediamo e che lei, da eccezionale
ambasciatrice della sua regione, ci porti in dono un prezioso sacchetto
di taralli!
circostanza non si presenta di frequente. Così, per alleggerire l’attesa
dell’inconfondibile tarallo originale, ci siamo ingegnati qui
nella baita e abbiamo provato a riprodurlo! Un giudizio onesto? Il risultato non è equiparabile ai taralli di Palo del Colle, anche
perché quelli ormai sanno di amicizia, ma di certo è meglio del tarallo
da supermercato!
Vi lascio la ricetta e anche un po’ di musica da ascoltare in sottofondo mentre impastate!
E
mando un pensiero alle 4 amiche di questo post che come me riconoscono
la fragranza di amicizia che rende unici i taralli di Palo!
20g di lievito di birra
60ml di acqua tiepida
75ml di vino bianco
300g di olio evo
1 cucchiaio di sale
1 manciata di semi di finocchio (facoltativo)
Per prima cosa sbriciolate il lievito di birra nell’acqua tiepida e fatelo sciogliere in maniera uniforme. Setacciate la farina ed il sale in una terrina capiente o direttamente sulla spianatoia. Se lo desiderate, potete aggiungere una manciata di semi di finocchio. Mescolate bene. Versate gli ingredienti liquidi (l’acqua con il lievito, il vino e l’olio evo) al centro della farina ed impastate con le mani fnchè il tutto non risulti omogeneo e morbido.
Riponete l’impasto in una terrina oliata, coprite con un pezzo di pellicola trasparente oliata e lasciate riposare per circa 1 ora.
Riprendete l’impasto e ricavatene delle striscioline del diametro di 4 mm. Ricavate da queste striscioline dei pezzetti lunghi circa 4 cm, unitene le estremità per ottenere la classica forma del tarallo.
Posate i taralli così ottenuti su una teglia da forno rivestita di carta da forno. Infornate in forno preriscaldato a 180 gradi per 15-20 minuti o comunque finchè i taralli inizeranno a dorare. A questo punto, girate tutti i taralli e rimettete in forno fino a cottura ultimata, ovvero per altri 15 minuti.
Lasciate raffreddare e degustate!
E poichè la Cuoca del Castello di Pattipatti ospita per questo mese la raccolta di marzo di Panissimo #14, ideata da Barbara e Sandra, perchè non proporre questi taralli per la scampagnata di Pasquetta? 🙂
Patty Patty dice
Ciao tesoro, sti taralli sono una meraviglia!!! Essendo io (e un altro paio di elementi!) malata di lievitite, appartengo al gruppo Panissimo, dove si raccolgono pane, lievitati dolci e salati. Questo mese panissimo raccoglie come tema facoltativo i pani pasquali, ma ho detto facoltativo, e questo mese lo ospito IO (:D), quindi questi bellissimi taralli mi sembrano ideali per essere buttati dentro. Passa qui http://ilcastellodipattipatti.blogspot.it/2014/03/panissimo-14.html che ci sono tutte le spiegazioni. Spero di raccogliere i tuoi taralli e anche qualche altra cosa… Ti bascio e ti aspetto!!!
SugarNess dice
Ciao! Ho letto il tuo post subito dopo aver pubblicato i miei taralli… Dici che stanno bene nel cestino della scampagnata? 🙂 Ok, allora provvedo ad integrare… Grazie! 🙂
Sugar dice
Conosco questi taralli e confermo che sono di-vi-ni! Dalla foto si vede che sono venuti benissimo! Brava! 🙂
SugarNess dice
Grazie! 🙂
Enrica - Vado...in CUCINA dice
che dire…mi piacciono i taralli 😉
SugarNess dice
La prossima volta provo a lessarli anch'io prima della cottura al forno: sono curiosa del risultato! 🙂
elenuccia dice
Dalle foto sembrano deliziosi! vicino a casa ho un negozio di prodotti pugliesi dove spesso pane e i taralli. E i tuoi sono davvero simili a quelli che vendono loro. Io li adoro
SugarNess dice
Mmm…e chissà quante altre bontà!!! 🙂
sississima dice
questi taralli sono strepitosi!! Un abbraccio SILVIA
Francesca P. dice
Io ho scritto di amicizie nate qui e tu di persone reali con cui hai diviso case, risate, vita e cibo… c'è un filo, vedi… 🙂 Sono gli altri a dare spesso il condimento, l'ingrediente giusto, il sapore in più, ne sono profondamente convinta!